Friday, 27 July 2007

Team New Zealand lancia la sfida per la 33CA

Team New Zealand ha ufficialmente lanciato la sfida ad Alinghi per la 33 edizione di Coppa America, che si terra' nuovamente nelle acque di Valencia.
TNZ e' il quarto team in ordine temporale ad aver sfidato Alinghi, vincitore dell'edizione appena passata (gli altri teams sono Desafio, Shosholoza, TeamOrigin ).

Il manager di TNZ, Grant Dalton, ha finora ottenuto un iniziale supporto da parte del governo della Nuova Zelanda di circa 10 milioni di $, un terzo circa del supporto governativo dell'edizione percedente.

Continuano i contatti con Emirates Airlines, per una sponsorizzazione di facciata (ma con il governo Kiwi sempre a controllare le sorti del team), mentre Toyota ha gia' confermato il supporto per la prossima edizione.

Grant Dalton spera di confermare in blocco l'intero gruppo e team che ha raggiunto le finali nella passata edizione.

Intanto TNZ, in seguito all'abbandono della Luis Vuitton Cup dalla partecipazione alla prossima Coppa America, manterra' il trofeo, fino ad una probabile e sfida nei prossimi anni in caso di rientro di LVC nella competizione.

Thursday, 5 July 2007

Alinghi batte New Zealand per due secondi: la Coppa America resta in Europa

L’ultima prova dell’America’s Cup 2007 ha regalato, quasi a voler lasciare una traccia indelebile nella memoria degli appassionati, l’esperienza di gran lunga più emozionante del torneo: ancora una volta grazie all’operato degli equipaggi e ai salti di vento (16 nodi).
Alinghi ha vinto la prova di oggi - e la Coppa America 2007 per 5 a 2 contro il team dei kiwi - per soli due secondi: un vantaggio che se la dice lunga sul livello dello scontro che si è visto sul campo, in realtà non dice abbastanza.
La regata è stata combattuta in modo serrato fin dall’inizio, quando le due barche partono appaiate mure a dritta verso la sinistra del campo, con 15 nodi d’aria e Alinghi sopravvento. Il primo lato del percorso è dominato da un testa a testa che non concede alla barca in prima posizione più di qualche metro di vantaggio. A circa due terzi del lato un leggero salto di vento a destra spinge Alinghi a ridosso di New Zealand, che è costretta dagli svizzeri a oltrepassare la layline di sinistra. Il team elvetico obbliga gli avversari al dial-up e quando le barche poggiano verso la boa e riprendono velocità è davanti e passa per primo.
Il primo netto capovolgimento di fronte ha luogo a due terzi del secondo lato quando New Zealand, che non si era allontanata dagli avversari più di 50 metri, rolla Alinghi e la supera, anticipandola al cancello di poppa di 14 secondi. Sceglie la boa a sinistra, mentre gli svizzeri decidono per quella a destra. New Zealand conserva la testa della gara fino quasi alla boa successiva, l’ultima, quando si verifica il primo clamoroso colpo di scena. Le due barche sono mure a dritta e i kiwi sono davanti di circa una lunghezza, non abbastanza per virare sulla layline di sinistra senza trovarsi Alinghi fra la prua e la boa. Allora decidono di virare e poggiare con decisione, nella speranza di scavalcare la barca elvetica da dietro. Gli svizzeri però reagiscono immediatamente, poggiando a loro volta e mettendosi in rotta di collisione con i kiwi, che hanno mure a sinistra ma costringono gli avversari a evitarli violando il loro diritto di rotta. Alinghi protesta e i giudici le danno ragione: i neozelandesi dovranno effettuare una penalità.
New Zealand passa l’ultima boa dietro Alinghi e ha una penalità da eseguire: regata e Coppa America sembrano archiviate, ma non è finita. A circa due terzi dell’ultimo lato un clamoroso salto di vento a destra trasforma un’andatura di poppa in una bolina e le due barche devono rapidamente ammainare gli spinnaker. Su Alinghi succede il finimondo: lo spi prima si libera violentemente del tangone e poi va in acqua, rallentando a lungo il team elvetico e fermando la barca quasi del tutto. Nel frattempo i neozelandesi rimontano e riprendono il comando della gara con 100 metri di vantaggio.
Ma c’è ancora la penalità da scontare. Il team New Zealand aspetta fino a due lunghezze circa dalla linea d’arrivo per effettuare la strambata e la virata imposte dai giudici: dopo averle eseguite l’arrivo è alla distanza di un braccio, ma intanto Alinghi ha ripreso velocità e li precede sul traguardo di due secondi.
L’evento velico più celebre e atteso del mondo non poteva insomma concludersi in un modo più emozionante: in nome della Svizzera il team Alinghi, della Société Nautique de Genève, ha difeso con successo la Coppa America, che resta in Europa. E nel Vecchio Mondo, probabilmente nella stessa Valencia, salvo clamorose sorprese dovrà difenderlo ancora. Probabilmente fra due anni.